Sorpresa: con i soldi delle tasse lo Stato paga gli interessi ai creditori
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Direttore: Alessandro Plateroti

Sorpresa: con i soldi delle tasse lo Stato paga gli interessi ai creditori

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l denaro dei contribuenti è “rubato” alla ripresa per pagare i debiti dello Stato.

Dove vanno i soldi delle tasse? In Italia, dove la pressione fiscale è al 44% del Pil, il denaro dei contribuenti è necessario al funzionamento dello Stato. Ma in Italia, dove il confine tra spese e sprechi è quasi più elusivo dell’evasione fiscale, le tasse pagate in un anno da imprese e famiglie sono arrivate ormai a rappresentare l’intero ammontare del costo annuo del servizio (capitale più interessi maturati) sugli oltre 2.840 miliardi debito pubblico del Paese. Di fatto, il denaro dei contribuenti è “rubato” alla ripresa per pagare i debiti dello Stato.
Le cifre parlano chiaro. Secondo i dati mensili appena pubblicati dal “risk dashboard” dell’Esma, l’Authority europea di vigilanza sui mercati di qui alla prossima estate il costo complessivo del servizio sul debito italiano (vedi grafico) tra il luglio 2023 e il luglio 2024, è di 480 miliardi di euro, pari al 24% del Pil italiano. 

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Fonte: ECB (European Central Bank)


In particolare, di qui alla fine di novembre, il Tesoro ha davanti 114 miliardi di debito in scadenza da pagare agli investitori, pari al 6% del Pil (circa 1.900 miliardi). Tra dicembre 2023 e luglio 2024, il debito in scadenza è pari a 285 miliardi (il 15% del Pil), mentre il totale degli interessi da pagare sui Titoli di Stato nell’arco di 10 mesi è di circa 57 miliardi di euro, o il 3% del Prodotto interno lordo del Paese. 
Nel complesso, quindi, di qui alla prossima estate il costo complessivo del debito sarà pari a 456 miliardi di euro, ovvero il 24% della ricchezza prodotta dagli italiani nel corso di un anno: è un nuovo record (negativo) per l’Italia, oltre che il livello peggiore tra i paesi dell’eurozona.

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Ma soprattutto, è denaro rubato alla crescita: solo gli interessi maturati nell’anno, valgono il doppio della manovra finanziaria 2024, che è stata peraltro finanziata per oltre i due terzi in deficit. 
Ma ciò che rende ancora più emblematico il problema del debito pubblico, è la sostanziale equivalenza tra costo del servizio annuo e il gettito fiscale di famiglie e imprese: 456 miliardi a fronte di entrate tributarie per 544 miliardi di euro. 
In altre parole, lo Stato paga di fatto con le tasse quello che deve agli investitori per le scadenze sui titoli di Stato.
Che dire? Certamente, e soprattutto ora, sarebbe bene non sottovalutare gli avvertimenti sulla pericolosità del debito italiano lanciati dalla Commissione europea, dalla Bce e soprattutto dalle agenzie di rating. Senza una riduzione del debito, l’Italia sarà condannata a usare le tasse per pagare gli interessi, rinunciando allo sviluppo.

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ultimo aggiornamento: 23 Ottobre 2023 10:28

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